Itinerari a Gaiole in Chianti
Inoltre Gaiole era uno dei tre capoluoghi della Lega del Chianti ed è stata più volte coinvolta nelle lotte tra Firenze e Siena. Gran parte del suo centro storico è andato distrutto e ciò che resta è frutto di vari rifacimenti, in epoche e stili diversi; rimane comunque un centro storico molto piacevole e sicuramente degno di essere visitato . Molto interessanti e ben conservati sono invece i numerosi siti di carattere religioso o militare, negli immediati dintorni di Gaiole.
Un primo itinerario, partendo da Gaiole, conduce verso San Donato in Perano. Appena fuori dall’abitato incontrerete la Pieve di Spaltenna, la chiesa di riferimento principale per tutto il Medioevo. Bellissimo esempio di architettura romanica, dotata di un imponente campanile, è tutta in pietra locale: l’ “albarese”. All’interno vi è un crocifisso ligneo di pregio del XV secolo. Se proseguite, dopo una consigliatissima sosta a Vertine, borgo medioevale suggestivo, raccolto ancora tra le mura antiche e dominato dal torrione del castello, trovate la Villa di San Donato in Perano, costruita dagli Strozzi, con l’annessa Cappella di Sant’Antimo. Potete poi terminare la vostra visita con la Chiesa di San Pietro in Avenano, che, eretta prima del Mille, raggruppa stili architettonici diversi.
Il secondo itinerario è quello dei castelli, verso Sud. Dirigendovi verso Castelnuovo Berardenga incontrerete prima il Castello di Meleto e poi il Castello di Brolio. Entrambi sono bellissime strutture medioevali, ancora integre, imponenti, con annesse le tenute vitivinicole e dei bellissimi parchi. Il Castello di Meleto è appartenuto prima ai monaci Benedettini e poi alla famiglia Ricasoli. Oltre alla magnifica struttura, all’interno si possono visitare le stanze con gli affreschi e gli arredi di pregio e un particolare teatrino settecentesco. (https://www.castellomeleto.it) Brolio, costruito su un terrapieno fortificato, è il vero simbolo dei Ricasoli. È stato per decenni il baluardo fiorentino contro Siena e, purtroppo, teatro di numerosissime battaglie, da cui non è sempre uscito indenne! Inoltre è l’azienda vitivinicola più antica d’Italia, la più grande del Chianti Classico (240 ha di vigneto) e forse una delle più all’avanguardia per la tecnologia. Se vi aspettate degli umidi scantinati di pietra, rimarrete a bocca aperta! ( https://www.ricasoli.it )
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