Una passeggiata nell`Oltrarno
Santo Spirito
L`itinerario ha inizio dal Ponte Vecchio. Attraversato il ponte, ci si trova in Via de` Guicciardini, nella parte della città che i fiorentini chiamano
Oltrarno. In questa via si trovano le abitazioni di molti personaggi famosi che nei secoli hanno vissuto a Firenze, come Niccolò Machiavelli (civico 18). Al numero civico 15 della stessa via sorge
Palazzo Guicciardini, residenza dell`omonima famiglia di ricchi mercanti toscani i cui membri ricoprirono importanti cariche politiche nella Firenze dei Medici.
In Piazza Pitti si trovano invece la casa in cui dimorò lo scrittore russo Fedor Dostoevskij nel biennio 1868-1869 mentre lavorava alla stesura dell`
Idiota (civico 22) e l`abitazione di Paolo dal Pozzo Toscanelli, le cui mappe furono utilizzate da Cristoforo Colombo nei viaggi che portarono alla scoperta del Nuovo Mondo.
Dirigendosi verso ovest attraverso Via Maggio e Via de` Michelozzi si arriva in
Piazza Santo Spirito, su cui si affacciano una serie di bar frequentati da studenti e artisti che animano la piazza fino a tarda notte. Durante il secondo conflitto mondiale numerosi militanti antifascisti trovarono rifugio nella biblioteca del Deutsches Institut (Istituto Germanico), le cui finestre si affacciavano sulla piazza.
Sul lato nord della piazza si trova la
Basilica di Santo Spirito, mentre nell`angolo sud-est sorge
Palazzo Guadagni, edificio rinascimentale che oggi ospita una pensione.
Proseguendo ancora verso ovest si arriva in
Piazza del Carmine sulla quale si affaccia la Basilica di Santa Maria del Carmine, all`interno della quale si possono ammirare gli affreschi della
Cappella Brancacci, opera di Masaccio.
Da Piazza del Carmine dirigendosi verso l`Arno si arriva in Borgo San Frediano, una strada ricca di botteghe e laboratori artigianali di calzoleria e oreficieria.
Una volta tornati sul Lungarno e andando nuovamente verso Ponte Vecchio, si incontrano numerose residenze di importanti famiglie fiorentine, tra cui
Palazzo Guicciardini e
Palazzo Frescobaldi, dove nel 1301 risiedette Carlo di Valois, intervenuto a Firenze nella corso della lotta tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri per il dominio della città.
Proseguendo lungo Borgo San Jacopo, si incontrano la
Torre dei Marsili e la
Torre dei Belfredelli, due costruzioni risalenti al XII secolo. In Via de` Ramaglianti, una traversa di Borgo San Jacopo in passato sorgeva una sinagoga.
In Via de` Bardi sono ancora ben visibili i segni dei bombardamenti che questa zona della città subì nel corso della Seconda Guerra Mondiale. A conclusione del primo tratto di Via de` Bardi si sbocca nella
Piazza di Santa Maria Soprarno, il cui nome deriva da una chiesa ormai scomparsa.
Via de` Bardi prosegue anche oltre Piazza Santa Maria Soprarno. Il secondo tratto della strada si trova in un angolo particolarmente tranquillo della città, ricco di viuzze strette. La via prende nome dalla famiglia
Bardi, casata di ricchi banchieri imparentati anche con i Medici, che qui costruì le proprie dimore, dando vita a un`importante opera di riqualificazione di una delle zone più povere di Firenze. Non a caso, prima di allora la via si chiamava Borgo Pitiglioso (strada delle Pulci).
Sulla sinistra sorgono due palazzi quattrocenteschi,
Palazzo Capponi delle Rovinate e
Palazzo Canigiani, dalle facciate in pietra e dai cornicioni sporgenti tipici dell`architettura dell`epoca. Poco oltre si può ammirare un rilievo in terracotta invetriata posto sul portale della
Chiesa di Santa Lucia dei Magnoli, realizzata nello stile dei Della Robbia.
Al termine di Via de` Bardi si apre
piazza de` Mozzi, su cui si affacciano numerose palazzi signorili, tra i quali Palazzo de` Mozzi (residenza di Papa Gregorio X quando si recò a Firenze nel 1273 per mettere fine alla contesa tra Guelfi e Ghibellini), Palazzo Lenzi-Nencioni, Palazzo Torrigiani-Del Nero (con le sue decorazioni a mosaico) e Palazzo Torrigiani. Questi ultimi furono edificati tutti nel XV secolo.
Sul lato opposto della piazza si affaccia l`edificio che ospita il
Museo Bardini, che il collezionista Stefano Bardini (1836-1922) donò alla città di Firenze. Oltre a capolavori della scultura e della pittura dall`epoca romana al Settecento, nel museo si può apprezzare una notevole collezione di opere di arti minori: ceramiche, medaglie, tappeti orientali e strumenti musicali.
Svoltando a est in
Via dei Renai, si arriva ad uno slargo dedicato al filantropo russo Nicola Demidoff, che nell`Ottocento visse a Firenze e insieme ai figli fece cospicue donazioni ad istituzioni benefiche fiorentine e restaurò la villa medicea di Pratolino, che oggi porta appunto il nome di Villa Demidoff.
Proseguendo in Via dei Renai, si può ammirare
Palazzo Serristori, un edificio cinquecentesco che fu l`ultima residenza di Giuseppe Napoleone, proclamato Re di Spagna dal fratello Napoleone Bonaparte nel 1808.
Sulla destra si apre Via San Niccolò, percorrendo la quale si arriva fino alla torre di
Porta San Niccolò. La torre è tutto ciò che resta della medievale porta di accesso alla città. Se invece dalla Chiesa di San Niccolò in Oltrarno ci si dirige verso sud, si può ammirare un breve tratto delle antiche mura di Firenze, ancora visibili sulla collina che porta al Forte Belvedere.
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