Scrittori e poeti fiorentini dal XVII ad oggi
Francesco Redi (Arezzo 1626 - Pisa 1698) fu un altro insigne scienziato toscano che si dedicò alla letteratura. Medico personale di Cosimo III, Redi scrisse il poema "Bacco in Toscana" (1685) e si dedicò anche allo studio della linguistica.
A partire dal 1776 e fino alla sua morte, avvenuta nel 1803, Firenze ospitò anche Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803). Come in seguito Alessandro Manzoni, Vittorio Alfieri giunse a Firenze per perfezionare l`italiano. Fino ad allora, infatti, il letterato piemontese aveva scritto le sue opere in francese . A Firenze Alfieri divenne anche l`amante di Luisa Stolberg, contessa d`Albany. Tra le opere scritte a Firenze si ricordano "Saul" (1783), "Antigone" (1776) e "Agamennone" (1783).
Nel XIX secolo Le avventure di Pinocchio fecero conoscere al grande pubblico lo scrittore fiorentino Carlo Lorenzini (1826-1890), divenuto famoso con lo pseudonimo di Carlo Collodi. Malgrado sia ricordato unicamente per questo libro, conosciuto in tutto il mondo e reso ancor più celebre dal cartone animato realizzato dalla Disney, Collodi fu un grande autore di fiabe e libri per ragazzi.
Firenze è sempre stata molto ospitale nei confronti degli artisti e dei letterati italiani e stranieri. Tra coloro che vi hanno soggiornato va ricordato Gabriele D`Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938), che visse nella villa La Capponcina dal 1898 al 1909.
All`inizio del XX secolo, negli anni `20 e `30 a Firenze fiorirono numerose riviste letterarie. Una delle più famose fu senz`altro "Salaria", che iniziò le pubblicazioni nel 1926 per poi chiudere nel 1934. Con l`avvento del regime fascista molte delle riviste letterarie furono sottoposte a censura e quindi costrette alla chiusura.
Nato in una famiglia di operai, Vasco Pratolini (Firenze 1913-1991) è stato certamente una delle figure di spicco della letteratura fiorentina e italiana del Novecento. Celebre è la sua trilogia "Una storia italiana", di cui fanno parte "Metello", "Lo scialo" e "Allegoria e derisione". Nelle opere di Pratolini le storie di vita dei fiorentini della classe operaia si intrecciano con l`analisi della situazione politica e sociale della Firenze del primo dopoguerra e del periodo fascista.
Tra le scrittrici contemporanee più amate in Italia vi è la fiorentina Dacia Maraini (nata nel 1936). Poetessa, autrice di romanzi, racconti, saggi e testi per il teatro, nelle sue opere affronta temi molto delicati, come la violenza sui bambini. Nell`autobiografico "La nave per Kobe" (2001) la scrittrica racconta il periodo vissuto dalla sua famiglia in un campo di concentramento giapponese.
Mario Luzi (Firenze 1914-2005) è stato l`ultimo grande rappresentante della tradizione letteraria fiorentina e uno dei più maggiori poeti italiani contemporanei. In omaggio alla sua carriera letteraria l`allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nominò senatore a vita nel 2004.
Firenze non ha mancato di esercitare il suo fascino anche su numerosi scrittori stranieri, che hanno deciso di ambientare i propri libri nel capoluogo toscano. La scrittrice inglese Magdalen Nabb risiede a Firenze dal 1975 e qui ha deciso di ambientare i suoi romanzi polizieschi. Un`altra autrice inglese, Sarah Dunant, ha deciso di trasferirsi a Firenze, dove ha ambientato "La nascita di Venere", romanzo che narra la storia di un`adolescente nella Firenze rinascimentale
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